“Oggi, le dotte speculazioni dei filosofi del passato sono state sostituite, in parte o del tutto, dalle cronache dei media che raccontano le divisioni tra i cattolici o la crisi della Chiesa. Gli scandali, infatti, fanno più notizia della carità. Mentre la moderna ‘società liquida’ sembra aver cancellato un vecchio mondo caratterizzato da istituzioni forti e valori saldi”. Lo scrive l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nell’articolo pubblicato dal settimanale “La Voce”, in cui sviluppa una riflessione sulla “Chiesa nel mondo contemporaneo”, partendo da uno scritto di Emmanuel Mounier. “Agli occhi del pastore tutto questo non passa inosservato – aggiunge -. Oggi, nel mondo occidentale, stiamo vivendo gli effetti di una crisi di fede annunciata ormai più di settant’anni fa, che fa da sfondo a una caratteristica peculiare della società odierna: il relativismo culturale”.
Secondo il cardinale, si tratta di “un relativismo che si è insinuato in ogni interstizio della società e che colpisce, in primo luogo, la definizione di persona”. Soffermandosi sui “pilastri della nostra civiltà”, il presidente della Cei indica, in primo luogo, “la difesa della vita in ogni circostanza dell’esistenza”. Poi, il riferimento al “fondamento della società”, cioè “la famiglia tra uomo e donna, aperta alla vita”. “Nel discorso pubblico, c’è un evidente deficit di verità su questi pilastri storici della nostra civiltà. Una moltitudine di lingue morali diverse popolano le nostre città e non sembrano più in grado di comunicare tra loro. Mai come in questo periodo, per usare le parole di Mounier, il cristiano è ‘uno straniero nel mondo’, e ‘parla senza essere compreso’”.