“Il quadro europeo relativo alla diffusione dell’infezione da Covid-19 è allarmante. Molti Paesi presentano un notevole incremento nel numero di nuovi casi positivi e anche in queste ore Francia e Germania sono state costrette a preannunciare severe misure restrittive”. Lo ha sottolineato oggi pomeriggio il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante il Question time alla Camera dei deputati.
“In Italia, nonostante le misure finora adottare, la diffusione del contagio ha raggiunto un picco massimo di 21.994 casi ieri e si osserva un’accelerazione, un progressivo peggioramento dell’epidemia segnalato ormai da 12 settimane”, ha proseguito il premier, spiegando che “il forte incremento dei casi ha portato l’incidenza cumulativa, se guardiamo gli ultimi 14 giorni, a 146,18 per 100mila abitanti contro 75 per 100mila abitanti del periodo 28 settembre-11 ottobre. Sulla base di tale incremento è risultato necessario rafforzare le misure per tenere sotto controllo la curva epidemiologica e salvaguardare la salute pubblica”. Conte ha precisato che le misure adottate con il Dpcm del 24 ottobre scorso sono il linea con lo “scenario 3” indicato nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” predisposto da Istituto superiore di sanità con il ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e altri organismi di ricerca. E anche il Cts ha condiviso “i provvedimenti previsti nel testo” e ha formulato alcune “limitate osservazioni che il governo ha sostanzialmente recepito”. Nessun “criterio arbitrario” o “una gerarchia di valore tra le attività” ha guidato il governo.
“L’insieme delle misure – ha ribadito – va valutato in termini unitari e complessivi, come pure gli effetti dovranno essere valutati nell’arco di circa due settimane”. Con “smart working e didattica a distanza per le scuole superiori di secondo grado contiamo di ridurre le occasioni di incontro, di alleggerire l’afflusso nei mezzi di trasporto durante il giorno. Stesso criterio è stato adottato per le ore serali”. “Siamo pienamente consapevoli che si tratta di misure severe ma le riteniamo necessarie per contenere i contagi”, ha concluso: “Diversamente la curva epidemiologica è destinata a sfuggirci completamente di mano”.