“La pandemia evidenzia le asimmetrie, le profonde disuguaglianze. Ma una buona notizia ci viene trasmessa attraverso l’enciclica Fratelli tutti. Come dice Papa Francesco, ricordiamo san Francesco d’Assisi, ci offre una proposta che ha il sapore del Vangelo”. Nella prospettiva di essere protagonisti del cambiamento, “sono state avanzate proposte in materia di democrazia economica, migrazione, istruzione, salute, sovranità, mobilità umana e pace”. È positivo il bilancio del quarto incontro dei movimenti sociali, che si è tenuto in Vaticano sabato scorso, secondo Carmen Almendras, ex viceministra degli Esteri della Bolivia, che nell’incontro di sabato ha svolto alcune riflessioni conclusive.
“Vogliamo anche continuare ad accompagnare Papa Francesco in questo invito a far cessare che il denaro e il disordine dei sistemi che escludono governino il mondo”, prosegue Almendras, e “a trasformare profondamente le strutture delle nostre società, dei nostri Paesi, allontanandoci dai peccati sociali ancora forti e contribuendo a questo progetto di Dio, rappresentato come la civiltà dell’amore, cioè una società inclusiva, una società fraterna che integra tutti, attenta all’ambiente”.
Da parte sua, l’attivista sociale argentino Juan Grabois ha lanciato durante l’incontro la sfida di “recuperare quell’esercito invisibile che Francesco apprezza tanto e che si è messo in trincea” nella difficile situazione della pandemia: i lavoratori più poveri senza diritti del lavoro, le famiglie senza tetto, i contadini senza terra, i lavoratori della terra”.
I partecipanti all’incontro hanno preparato una lettera a Papa Francesco che consegneranno all’evento “The Economy of Francesco”. Commenta Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina: “I movimenti popolari, nel loro quarto incontro mondiale rilanciano il messaggio di Papa Francesco contro il neoliberismo selvaggio, aprendo la strada, come sottolinea l’ex vice ministra boliviana Carmen Almendras, a una nuova via che mette al centro l’economia popolare, la cittadinanza attiva, la lotta per la cancellazione del debito estero e anche per il reddito universale di cittadinanza che Papa Francesco ha chiesto a Pasqua per lottare contro l’esclusione strutturale mondiale degli ‘scartati’, aggravata dalla pandemia”.