Infanzia: Istat, “bonus asilo nido” più basso nel Mezzogiorno. In calo gli anticipatari

Nel 2019, la quota di bambini di 0-2 anni che usufruiscono del “bonus asilo nido” è il 29,5% al Centro, il 22,7% al Nord, il 16,4% nelle Isole e il 15,1% al Sud. Si differenzia notevolmente anche l’importo pro capite: dai 247 euro del Centro ai 106 euro del Sud (179 euro la media nazionale). Notevole variabilità si riscontra anche a livello regionale: se in Valle d’Aosta, Umbria e Lazio percepiscono il bonus più di 30 bambini su 100, in Calabria, Campania e Sicilia il contributo statale raggiunge meno di 14 bambini su 100. È quanto emerge dal report diffuso oggi dall’Istat su “Offerta di asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia” relativo all’anno 2018/2019.
“La minore concentrazione dei contributi erogati e dei beneficiari al Mezzogiorno – viene spiegato – va correlata alla minore disponibilità di servizi e di posti negli asili nido in questa area del Paese, che condiziona l’accesso delle famiglie alla fruizione del contributo statale”. Per cui “in assenza di un ampliamento della dotazione dei posti disponibili nelle aree più svantaggiate del Paese, tali misure non si potranno tradurre in un impulso alla domanda di servizi e sarà difficile riscontrare un incremento della fruizione”.
Stando ai dati diffusi, emerge poi che nell’anno educativo 2018/2019 il tasso di frequenza alla scuola d’infanzia (3-5 anni) si attesta al 90% circa, quota stabile rispetto al 2017/2018. Frequentano la scuola d’infanzia anche poco più di 71mila bambini di 2 anni, iscritti come “anticipatari”. “Questo segmento di bambini che frequentano la scuola d’infanzia – si legge nel report – rappresenta il 5,1% nella fascia di età 0-2 anni, raggiungendo il 14,8% per i bambini di 2 anni. Una piccola parte (0,8% dei bambini di 2 anni) è costituita da ‘irregolari’, bambini che compiono i 3 anni dopo il 30 aprile dell’anno educativo di riferimento, limite previsto per l’accesso anticipato alla scuola d’infanzia”. La quota di “anticipatari” sulla popolazione dei bambini di 2 anni si è ridotta lievemente nel tempo: dal 15,7% dell’anno educativo 2011/2012 al 14,8% del 2018/2019, riduzione che nell’ultimo anno ha riguardato solo le Regioni del Mezzogiorno.

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