Germania: Chiese cattolica ed evangelica di Berlino, telefono sociale per il Covid-19. Paure, perdita del lavoro e solitudine al centro delle chiamate

All’apice della pandemia da Covid-19, nel marzo scorso, le Chiese cattolica ed evangelica di Berlino avevano risposto alle necessità di assistenza spirituale e psicologica potenziando il servizio telefonico di emergenza sociale della capitale tedesca: si trattava del Corona Seelsorgetelefon, con una squadra di professionisti e volontari, disponibili tutti i giorni dalle 8 a mezzanotte. Sono state circa 2.500 le chiamate ricevute che hanno dato il via a un’azione di assistenza. Uta Bolze, dipendente di servizi sociali dell’arcidiocesi berlinese, è una delle operatrici: ha raccontato la sua esperienza a katholisch.de (portale della Chiesa cattolica tedesca). “La maggior parte di coloro che chiamano è semplicemente felice di poter discutere le proprie preoccupazioni e bisogni con qualcuno – ha detto Bolze, che ha sottolineato come le domande siano riferite ai problemi relativi alla pandemia e ai riflessi sulla vita delle persone –. Ad esempio, molti si preoccupano della propria salute o di quella di persone care e di amici. A volte descrivono sintomi specifici della malattia e poi vogliono sapere come affrontarli. Altri segnalano bisogni esistenziali, ad esempio perché hanno perso il lavoro a causa della pandemia o hanno lavorato per mesi a breve termine, con le corrispondenti conseguenze finanziarie e sociali”.
Per Uta Bolze la solitudine è alla base dei problemi: “Sento molte persone al telefono che sono totalmente sole a causa delle restrizioni e soffrono gravemente per la rottura di quasi tutti i contatti sociali. Sono conversazioni che mi toccano molto perché mostrano che molte persone non hanno un ambiente in cui possono discutere le loro preoccupazioni”.

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