“Garantire centralità e dignità al lavoro di tutti i cittadini, contrastare la deprivazione e la perdita dei diritti, in particolar modo di chi è più esposto ai rischi del precariato, è una priorità. Ed è per questo che serve un dibattito alto e serio sull’introduzione di un salario minimo. Abbiamo il dovere di assicurare sempre ai lavoratori condizioni di sicurezza e di qualità”. Lo ha scritto il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, nel messaggio inviato al presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina E. Calderone, in occasione del XI edizione del Festival del lavoro.
Per la terza carica dello Stato, “in una fase così delicata e complessa dobbiamo tutti adoperarci per assicurare condizioni di vita dignitose e per creare posti di lavoro stabili e di qualità, affinché ciascuno possa costruire un futuro all’altezza delle proprie aspettative. Avendo sempre cura di non lasciare indietro nessuno”. “È proprio in questa logica che ritengo che debbano essere rafforzati ed ampliati anche gli strumenti di sostegno al reddito, che consentono, da un lato, di affrontare con maggiore serenità gli inevitabili cambiamenti che questa crisi sta già producendo e, dall’altro, di tutelare la dignità delle persone”, ha proseguito Fico, secondo cui “sicuramente la creazione del nuovo strumento Sure da parte dell’Unione europea, in via di approvazione definitiva, e le misure introdotte nel nostro ordinamento a tutela di chi ha perso o rischia di perdere il proprio lavoro sono un primo passo importante”. “Ma molto – ha ammonito il presidente della Camera – resta da fare perché la crisi non pregiudichi diritti e condizioni di vita. Resto fermamente convinto che mai come in questa fase la Costituzione debba continuare ad essere attuata in tutti i luoghi di lavoro, per dare piena attuazione al suo dettato che incardina proprio sul lavoro l’opportunità di ciascun individuo di emanciparsi e di contribuire alla costruzione di una società pienamente libera e democratica”.