“L’ecologia integrale esige una concezione economica più ‘umana’, basata sui precetti di ‘custodire e coltivare’, nella quale il sistema economico possa migliorare, non distruggere, il nostro mondo”. Lo dice il segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, in un videomessaggio inviato alla Fondazione Centesimus Annus-Pro Pontifice, in occasione del convegno internazionale dedicato all’Ecologia integrale. Dal cardinale un riferimento ai vari modelli circolari di produzione e di consumo, in grado di “contrastare e invertire le dinamiche perverse messe in moto della cultura dello scarto”. “Nei suoi disegni ogni persona è chiamata a promuovere il proprio sviluppo, e questo comprende l’attuazione delle capacità economiche e tecnologiche per far crescere i beni e aumentare la ricchezza. Tuttavia, in ogni caso, queste capacità degli imprenditori, che sono un dono di Dio, dovrebbero essere orientate chiaramente al progresso delle altre persone e al superamento della miseria, specialmente attraverso la creazione di opportunità di lavoro diversificate”.
Il card. Parolin auspica, inoltre, che “l’economia umana faccia leva sul fondamentale ruolo del lavoro, elemento essenziale per un’esistenza dignitosa”. “Un’economia umana deve essere orientata a promuovere uno sviluppo che favorisca la creatività imprenditoriale, perché sia possibile aumentare i posti di lavoro invece di ridurli”. Infine, l’importanza della solidarietà all’interno di una generazione e fra le generazioni. “Le varie problematiche globali che dobbiamo fronteggiare nel XXI secolo, delle quali la pandemia da Covid-19 è solo l’ultima chiara espressione, sollecitano l’esigenza di una nuova etica e una nuova dinamica nelle relazioni internazionali, che sappia rispondere al fatto che ‘la società sempre più globalizzata ci rende vicini, ma non ci rende fratelli’”.