La Crui e la Conferenza dei presidenti delle Università francesi (Cpu) hanno firmato, stamani, presso l’ambasciata di Francia in Italia un accordo quadro per “rafforzare le relazioni accademiche tra Italia e Francia”. L’accordo promuove riflessioni strategiche tra le due conferenze e azioni comuni tra le Università dei due Paesi. Ogni tre anni un programma di lavoro congiunto specificherà i settori strategici su cui concentrare progetti e attività. Il primo programma operativo 2021-2023 verrà deciso in occasione delle assemblee generali di Crui e Cpu previste per il prossimo novembre.
Christian Masset, ambasciatore di Francia in Italia, ha accolto a palazzo Farnese Maurizio Tira, delegato per gli Affari istituzionali della Crui, e Olivier Laboux, vicepresidente Cpu, che hanno firmato l’accordo. L’ambasciatore ha salutato questo “importante passo in avanti” compiuto dalle due istituzioni, “protagoniste della costruzione dello spazio europeo della conoscenza che non hanno mai smesso di dialogare al livello europeo”. Poi, ha sottolineato quanto “la cooperazione universitaria e scientifica tra Francia e Italia sia un settore strategico e in costante sviluppo. Segno molto positivo di questa dinamica: la partecipazione di 35 Università italiane e francesi a 16 nuove alleanze europee”. “L’accordo tra Crui e Cpu è un passo cruciale per il rilancio delle relazioni accademiche tra Italia e Francia – ha detto Tira –. A maggior ragione in questo momento così complicato, in cui spetta anche alla comunità accademica farsi promotrice di un rinnovato modello di relazioni”. “La volontà di sottoscrivere l’accordo esisteva da tempo da entrambe le parti e gli ultimi mesi sono stati fondamentali per dargli forma e assumere gli impegni che esso prevede”, ha aggiunto Labou.