Oggi è in corso a Trieste l’incontro annuale della Rete nazionale “Insieme per l’allattamento – Ospedali e comunità amiche dei bambini Unicef”, organizzato da Unicef, Azienda sanitaria universitaria integrata Giuliano Isontina, Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) materno-infantile Burlo Garofolo, in collaborazione con i gruppi di Peer counsellor La Leche League e Aps Mammeallapari con il webinar intitolato “La Rete Insieme per l’allattamento ai tempi del Covid-19”. Il Friuli Venezia Giulia dispone di un sistema di monitoraggio periodico dei tassi di allattamento – un indicatore riepilogativo della qualità dell’assistenza sanitaria – che dimostra che, nel 2019, nonostante in media più di 8 donne su 10 allattassero esclusivamente il loro bambino alla dimissione dall’ospedale, meno di 4 donne su 10 hanno continuato a farlo esclusivamente alla seconda vaccinazione (intorno al 5° mese di vita del bambino), spesso per mancanza di sostegno precoce, per pratiche sanitarie non appropriate quali la ‘supplementazione’ impropria con formula o a causa di un precoce rientro al lavoro senza tutele sociali. Questi riconoscimenti “premiano le strutture sanitarie che applicano le buone pratiche nei loro servizi e nei percorsi assistenziali rivolti a donne in gravidanza, madri e neonati e le loro famiglie”. “Allattare fin dai primi momenti dopo la nascita, esclusivamente per i primi sei mesi di vita dei bambini e fino al secondo anno di vita e fino ai due anni, finché mamma e bambino lo desiderano, ha un forte impatto sulla salute individuale, la salute collettiva e la società nel suo complesso”, sottolineano i promotori. Durante il webinar saranno presentati anche varie ricerche, tra cui i dati preliminari di uno studio sull’infezione da Sars-CoV-2 in gravidanza e in puerperio.