“Pandemia della politica. I cattolici al tempo di Francesco”. Questo, il titolo dell’ultimo saggio di Massimo Enrico Milone, direttore di Rai Vaticano, edito da Guida Editori e disponibile in libreria. Il testo, nato “inizialmente come block notes nei giorni drammatici della pandemia, analizza l’attualità della Dottrina sociale della Chiesa, il dibattito in corso tra le varie componenti del pensiero cattolico sull’impegno politico, le indicazioni del magistero di Papa Francesco, il racconto della vitalità delle realtà associative di ispirazione cristiana nella loro dimensione sociale, l’esigenza rispetto alla crisi dei partiti e alla credibilità della politica, del recupero della competenza e dello spirito di servizio in nome del ‘bene comune’”. “Lo slancio solidale dei cattolici – spiega Milone in una nota diffusa oggi –, vissuto nei giorni difficili, potrebbe più che mai ‘servire’ al Paese. E per i cattolici si aprirà ancora una volta l’inderogabile quesito su come uscire dalla irrilevanza e marginalità politica ‘sporcandosi’ le mani e dando risposte al Paese alla luce di una storia prestigiosa, di testimoni autorevoli, di impegno politico, inteso da sempre, come ‘alta forma di carità’, come amava ripetere Paolo VI”. Per Milone “la grande crisi potrà offrire anche una grande opportunità. Quella di costruire un futuro migliore. Con le basi di una rivoluzione, tecnologica, economica e sociale tra le più significative della storia umana. Serviranno, però, oltre che passione civile, valori etici e cambio di paradigma. Non basterà investire solo sulle garanzie statali o sulle sfide digitali. Ma sulla persona umana e sulle sue potenzialità. E qui i cattolici impegnati oggi nella società potrebbero dire qualcosa alla politica”. Pertanto, Milone richiama “l’urgenza dell’evangelizzazione del sociale e del conseguente impegno politico deriva dalla necessità di superare la frattura tra Vangelo e cultura, e di rendere effettivo l’impegno di amore verso il prossimo”. “Oggi – conclude – questa visione è più che mai drammatica ed attuale mentre dovremmo immaginare, e presto, nuove forme di lavoro, di trasporto, di consumo culturale, di apprendimento, di cura personale e sanitaria, di accoglienza. Con forme di governo che esaltino la prossimità ed il ravvicinamento della decisione politica alla vita dei cittadini. Quale ruolo dei cattolici in questo complesso scenario?”.