“Un gran pastore e dottore del Popolo di Dio, un adoratore di Dio e del suo Creato e illustre interprete dell’ecologia integrale”. Così il card. Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha definito il patriarca ecumenico Bartolomeo, in occasione del conferimento del dottorato honoris causa in Filosofia, alla Pontificia Università Antonianum di Roma. Ricordando come Bartolomeo sia stato per Papa Francesco “una fonte di ispirazione” per l’enciclica Laudato si’, il cardinale ha evidenziato che il pontefice “torna a ribadire il grande impegno nella cura della casa comune del fratello patriarca, con il quale condivide la speranza della piena comunione ecclesiale”. “Sul particolare aspetto dell’antropologia teologica – ha aggiunto -, il Papa richiama l’insegnamento del patriarca di Costantinopoli, quella radice spirituale della crisi ambientale”.
Nel suo intervento il prefetto del Dicastero vaticano ha, poi, ribadito che “sull’insegnamento di Bartolomeo, il Papa innesta il grande principio della conversione antropologica ed ecologica che si deve anteporre a ogni sbrigativa soluzione tecnica, limitata al solo piano dei sintomi, ma miope riguardo alle cause”. Infine, il cardinale ha segnalato come siano “insolite” le citazioni dei testi del patriarca di Costantinopoli nell’enciclica papale, che “di solito si limita ai riferimenti alla Scrittura e ai Padri”. “Non intendono solo rendere omaggio all’impegno del patriarca nella cura della casa comune. La sintonia che lega Bartolomeo e Francesco anela a proporre un nuovo paradigma antropologico, cuore stesso del concetto di ecologia integrale. La crisi ecologica troverà soluzione alla sola condizione che l’essere umano ritrovi la sua primigenia vocazione di custode del Creato”.