Nella notte tra lunedì e martedì, a La Serena, nel centro-nord del Cile, un’altra chiesa è stata profanata nell’ambito delle manifestazioni di protesta di questi giorni. Si tratta della chiesa di San Francesco. I manifestanti hanno, tra l’altro, danneggiato le porte di accesso, i banchi e le immagini all’interno del tempio, luogo storico e oggetto di particolare devozione.
Su quanto accaduto interviene l’Ordine francescano del Cile, attraverso una nota firmata da padre Isauro Covili Linfati, frate minore e ministro provinciale. “Come Ordine francescano in Cile – si legge – condanniamo queste azioni e tutti gli atti di violenza che minacciano ogni persona e i valori più alti della vita cristiana e del popolo cileno. La violenza genera ulteriore violenza e non possiamo giustificare in nessuna circostanza che essa sia normalizzata nel cuore del popolo cileno, come una valida forma di rivendicazione per giustificare il malcontento, l’ingiustizia e la mancanza di uguaglianza tra tutti i cittadini della nostra società”.
Prosegue il ministro provinciale: “In questi momenti ci uniamo fraternamente al dolore dei fedeli che frequentano il tempio di San Francesco a La Serena. Sappiate e sentite che l’intera Fraternità provinciale dei francescani del Cile sta pregando insieme e per voi; nonostante questi fatti, con fede proclamiamo che ‘Gesù è la nostra unica speranza e la nostra pace’. Insieme a questo, vogliamo ringraziare pubblicamente la comunità per il sostegno, la vicinanza e l’affetto per i fratelli francescani di La Serena”. Conclude la nota: “Oggi più che mai la crisi sociale e politica che stiamo vivendo e soffrendo sfida la nostra vita cristiana e francescana a un impegno determinato a continuare ad essere artefici e strumenti di pace e di dialogo”.