“Oggi, in questo tempo di disorientamento, percossi dalle conseguenze della pandemia di Covid-19, che minaccia la pace aumentando le diseguaglianze e le paure, diciamo con forza: nessuno può salvarsi da solo, nessun popolo, nessuno!”. È l’appello lanciato dal Papa – dopo un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle pandemie e di tutte le guerre – insieme con i leader delle religioni mondiali da piazza del Campidoglio, dove “poco dopo il più grande conflitto bellico che la storia ricordi, le nazioni che si erano combattute strinsero un Patto, fondato su un sogno di unità, che si è poi realizzato: l’Europa unita”. Al termine dell’incontro promosso “Nessuno si salva da solo. Pace e fraternità”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, i partecipanti si sono rivolti “ai responsabili degli Stati e ai cittadini del mondo” con un appello di pace volto a ricordare che “le guerre e la pace, le pandemie e la cura della salute, la fame e l’accesso al cibo, il riscaldamento globale e la sostenibilità dello sviluppo, gli spostamenti di popolazioni, l’eliminazione del rischio nucleare e la riduzione delle disuguaglianze non riguardano solo le singole nazioni. Lo capiamo meglio oggi, in un mondo pieno di connessioni, ma che spesso smarrisce il senso della fraternità”. “Siamo sorelle e fratelli, tutti!”, l’invito dei rappresentanti delle religioni mondiali alle istituzioni nazionali e internazionali: “Preghiamo l’Altissimo che, dopo questo tempo di prova, non ci siano più ‘gli altri’, ma un grande ‘noi’ ricco di diversità. È tempo di sognare di nuovo con audacia che la pace è possibile, che la pace è necessaria, che un mondo senza guerre non è un’utopia. Per questo vogliamo dire ancora una volta: ‘Mai più la guerra!’”.