Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), in vista del 2 novembre, quando c’è la commemorazione dei defunti, lancia la tradizionale iniziativa finalizzata alla celebrazione di messe. A presentare l’edizione 2020 è padre Raymond Abdo, provinciale del Libano dell’Ordine dei carmelitani scalzi. “Le foto di una Beirut devastata questa estate hanno fatto il giro del mondo, ma il Libano era sofferente anche prima di tale sconvolgente evento – spiega il religioso -. Dilagante corruzione e mancanza di trasparenza, crisi valutaria ed indebitamento eccessivo, povertà crescente e disparità di reddito, sistema elettrico mal funzionante e scarsa qualità dell’acqua nelle abitazioni, per non parlare dei disastri ambientali: tutti questi gravami schiacciano la popolazione. I circa 1,5 milioni di rifugiati siriani presenti in Libano rappresentano un ulteriore motivo di preoccupazione e la pandemia da coronavirus ha drammaticamente aggravato la già precaria situazione. In questo contesto la presenza cristiana è seriamente minacciata e se la situazione non verrà affrontata i fedeli continueranno ad emigrare. Il Libano rischia di diventare uno Stato arabo musulmano in cui ai nostri fratelli nella fede non verranno riconosciute pari condizioni”. “Il ministero sacerdotale – aggiunge padre Abdo – rappresenta un sostegno fondamentale per le comunità cristiane in ogni nazione in cui persecuzioni, conflitti e povertà flagellano i fedeli. Aiutare questi esausti sacerdoti consentirà loro di sostenere i nostri fratelli nella fede minacciati, in Libano e in tutto il Medio Oriente martoriato dalle guerre, in India e in Pakistan, in Nigeria e nella Repubblica Centrafricana”. “Per tutti questi motivi – conclude – in occasione della commemorazione dei defunti del prossimo 2 novembre invito ad affidare ai sacerdoti perseguitati e poveri le messe di suffragio per i defunti. Le donazioni aiuteranno questi ministri di Dio oppressi e loro saranno così in grado di recare conforto alle stremate comunità cristiane”. Secondo quanto riportato da Acs, nel 2019 sono state celebrate complessivamente 1.378.635 messe secondo le intenzioni dei donatori della Fondazione, una ogni 23 secondi ovunque nel mondo. Sono stati così aiutati in totale 40.096 sacerdoti, in media uno su dieci.