In Italia il virus oggi circola in tutto il Paese e si osserva un progressivo peggioramento dell’epidemia di Sars-CoV-2 da nove settimane che si riflette in un maggiore carico sui servizi sanitari. È quanto emerge dal monitoraggio sulla situazione Covid-19 di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità relativo al periodo 21-27 settembre 2020 che “conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la nona settimana consecutiva con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 34,2 per 100mila abitanti (periodo 14/9-27/9) (vs 31,4 per 100mila abitanti nel periodo 7/9-20/9)”. Questa settimana si osserva un lieve aumento dell’età mediana dei casi (42 anni contro 41 della settimana precedente). Continua a scendere la percentuale dei nuovi casi importati dall’estero (5,7% vs 8% la scorsa settimana) e da altra Regione/PA (1,7% vs 3,3% la settimana precedente). Si mantiene, invece, stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti (35,8% dei nuovi casi) e si osserva un lieve aumento della percentuale dei casi rilevati attraverso attività di screening (28,2% vs 27,6% la settimana precedente). Il 29,6% dei casi è stato identificato attraverso la comparsa di sintomi e nel 6,5% non è stato riportato l’accertamento diagnostico.
Nel periodo 10-23 settembre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01. Sono 12 le Regioni/PPAA con un Rt maggiore o uguale a 1 questa settimana: Piemonte (1,22), Sicilia (1,19), Campania (1,19), Liguria (1,16), Provincia Autonoma di Bolzano (1,12), Veneto (1,1), Lazio (1,09), Umbria (1,07), Provincia Autonoma di Trento (1,06), Calabria (1,06), Puglia (1,02) e Friuli-Venezia Giulia (1).