Dal 29 novembre, prima domenica di Avvento secondo il rito romano, anche nelle parrocchie dell’arcidiocesi di Milano si reciterà il Padre Nostro nella nuova traduzione dalla Conferenza episcopale italiana. A stabilirlo è stato l’arcivescovo Mario Delpini che, in attesa di ricevere la nuova edizione del Messale ambrosiano, prevista per il prossimo anno, ha approvato con due decreti pubblicati ieri, 18 ottobre, il “Rito della messa per le comunità di rito ambrosiano”. “Il testo – viene spiegato in una nota – riporta l’ordo Missae e le preghiere eucaristiche con le modifiche apportate al messale romano e comuni alla liturgia ambrosiana. Tra queste, anche il Padre nostro”.
“La decisione – prosegue la nota – è stata presa dall’arcivescovo per mettere la Chiesa di Milano in sintonia con le altre diocesi, a partire da quelle lombarde, ed evitare disomogeneità all’interno della stessa terra ambrosiana, nella quale alcune parrocchie, per motivi storici, seguono il rito romano”.
A Treviglio e a Monza – le due città principali della Diocesi di Milano che seguono il rito romano – il Servizio di pastorale liturgica ha programmato, rispettivamente per il 3 e il 17 novembre, un incontro, in accordo con i decani, nel quale sarà presentato a sacerdoti e diaconi il nuovo messale.
“Comprendere, celebrare e vivere – afferma mons. Fausto Gilardi, responsabile del Servizio diocesano per la pastorale liturgica – sono la modalità corretta per aprirsi alla novità, che non cancella la tradizione ma la rende attuale attraverso un linguaggio e una ritualità più facilmente accessibili alla cultura odierna”.