L’aspetto positivo della difficile situazione economica causata dalla pandemia di Covid-19 è stata la solidarietà. Sono fiorite moltissime iniziative a supporto dei più fragili (da parte di aziende, enti, negozi, supermercati, famiglie, singoli cittadini) e molte sono state attivate in coordinamento con altre realtà del territorio, di natura ecclesiale, laica ed istituzionale. Lo rileva il Rapporto 2020 su povertà ed esclusione sociale in Italia reso noto oggi da Caritas italiana, nella Giornata mondiale di contrasto alla povertà. Accanto all’impegno degli operatori Caritas, prezioso è stato l’apporto dei volontari, molti dei quali giovani, in sostituzione delle persone over 65 rimaste a casa durante il lockdown. Dai dati forniti da 153 Caritas diocesane (il 70,1% del totale), il numero di volontari risulta pari a 62.186 (in media circa 406 a diocesi); di questi 19.087 sono gli over 65 che si sono dovuti fermare per ragioni di sicurezza sanitaria e 5.339 le nuove leve (under 34). Purtroppo anche tra gli operatori e i volontari non sono mancati contagi e vittime da Covid-19: il monitoraggio di giugno rileva 179 casi di infezione e venti persone decedute.