Si è svolta oggi a Perugia la Giornata di formazione per 80 operatori e volontari promossa dalla Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve dedicata ai “Corridoi umanitari”. Ad introdurre i lavori è stato – informa una nota della diocesi – il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, che ha raccontato la sua esperienza di neo sacerdote vissuta, nel 2017, nell’accompagnare il cardinale Bassetti all’aeroporto di Pratica di Mare per accogliere, in qualità di presidente della Cei, un gruppo di famiglie profughe giunte in Italia attraverso il progetto dei “Corridoi umanitari” condiviso dal Governo, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Caritas italiana. Attualmente a Perugia ci sono due famiglie siriane cristiane giunte in Italia grazie a questo progetto. Una terza famiglia potrebbe arrivare prossimamente, ma è indispensabile, per questo tipo di accoglienza, il coinvolgimento di molti per una loro dignitosa integrazione. “Questo momento di formazione si trasformi nel desiderio concreto di accogliere una terza, quarta… famiglia”, ha auspicato il direttore don Briziarelli. Significative al riguardo le testimonianze dei membri delle due famiglie siriane accolte e dei coniugi Giancarlo e Maria Luisa Pecetti, già responsabili della Caritas diocesana. La Giornata di formazione ha aiutato a comprendere meglio questo impegno-aiuto a favore di persone richiedenti protezione internazionale, con l’ascolto di testimonianze di Mario Marazziti, giornalista e scrittore, già presidente della Commissione affari sociali della Camera dei deputati, e di Luciano Morini, referente perugino della Comunità di Sant’Egidio, impegnato nel progetto “Corridoi umanitari”. Ad introdurre le due testimonianze la riflessione di padre Giulio Michelini (Ofm), preside dell’Istituto Teologico di Assisi, che ha parlato della narrazione biblica della migrazione ad opera di Dio.