“Noi qui non stiamo soltanto inaugurando una mostra di fotografie. Noi, qui e adesso, affermiamo un principio: le istituzioni pubbliche devono essere vicine ai cittadini, soprattutto a quelli più deboli e indifesi”. Lo ha affermato David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, inaugurando al Parlamentarium la mostra “Femmes” alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà. La mostra racconta, attraverso 15 foto scattate dalla fotografa Gaël Turine e accompagnate dai testi di Anne-Cécile Huwar, le vite di 15 delle 350 donne che per i cinque mesi più duri dalla pandemia Covid sono state ospitate nei locali del Parlamento europeo a Bruxelles, in particolare nell’edificio Helmut Khol. Queste donne hanno potuto alloggiare negli uffici dei funzionari in telelavoro trasformati in camere, notte e giorno, senza essere obbligate a lasciare tutte le mattine la loro stanza, “senza vedere ogni giorno la loro vita ridotta a un fagotto che ricorda loro come una fatalità la loro condizione di senzatetto”.
“Il Covid – ha aggiunto Sassoli – ci ha rivelato tante realtà: ha rivelato la nostra fragilità, il nostro essere importanti l’uno per l’altro, l’importanza della sanità pubblica, l’importanza di agire insieme e di collaborare per il bene comune. Ma, dopo anni di silenzio colpevole, è anche venuta alla luce una realtà che molti negavano: quella della povertà e della emarginazione”. “Noi vogliamo parlare della povertà. Per una ragione molto semplice: la povertà non va nascosta. Per me la povertà va combattuta e sconfitta. Questo deve essere il nostro modo di affrontare la ricostruzione dopo le devastazioni socio-economiche create dalla pandemia”.