È il Malawi il Paese scelto dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles per la Giornata missionaria mondiale di quest’anno. In un comunicato, diffuso dai vescovi, si racconta la storia di suor Nilceia che lavora in un ambulatorio in una parte isolata del Paese sudafricano, uno dei più poveri nel mondo. “La nostra clinica è un’oasi di speranza”, dice la missionaria. “Perseveriamo nel nostro lavoro perché amiamo Dio e questo popolo ma, a volte, le difficoltà rischiano di avere il sopravvento. Condividiamo tutto quello che abbiamo, ma può non essere sufficiente a salvare un bambino malato. I bisogni di questo Paese sono grandi ma Dio è fedele e noi continuiamo a servire. In Lui troviamo il coraggio di continuare nella nostra missione. Tutti insieme siamo una famiglia, una fede, una Chiesa e, insieme, condividiamo il nostro amore attraverso gesti di buona volontà”. “La Giornata missionaria mondiale del 18 ottobre è una meravigliosa opportunità per la famiglia globale della Chiesa di unirsi in solidarietà e fede. Prendendovi parte offriamo una mano di amicizia e incoraggiamento ai più poveri e ai missionari in tutto il mondo”, dice, nello stesso comunicato, padre Anthony Chantry, direttore nazionale di “Missio”, che ha visitato alcuni progetti in Malawi alla fine dello scorso anno, prima dell’inizio della pandemia (https://www.cbcew.org.uk/world-mission-sunday-2020-here-i-am-send-me/).