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Giornata europea contro la tratta: don Barrios Prieto (Comece), “crimine che sfigura sia le vittime che chi lo commette. Necessario impegno di tutti”

“La tratta di persone e le altre forme contemporanee di schiavitù sono un problema globale che deve essere preso sul serio dalla comunità internazionale. Rappresenta una delle manifestazioni più drammatiche della commercializzazione dell’altro, un crimine che sfigura sia le vittime sia coloro che lo commettono”, ed è “un’altra vergogna per l’umanità che le nostre autorità e le nostre società non devono più tollerare, come ha sottolineato Papa Francesco”. Lo dichiara don Manuel Barrios Prieto, segretario generale della Comece alla vigilia della Giornata europea contro la tratta di esseri umani. “Vorrei rivolgere un appello all’Ue e ai suoi Stati membri – aggiunge – affinché continuino il loro lavoro e diano priorità alla loro lotta contro la tratta di esseri umani, al fine di prevenire questo crimine, perseguire e punire i suoi autori e proteggere e sostenere le vittime, in particolare donne e bambini”. Il segretario Comece specifica: “È inoltre necessario l’impegno di tutti gli attori della società in questa lotta. A questo proposito, la Chiesa cattolica ha adottato nel 2018 il suo Orientamento pastorale sulla tratta di esseri umani, che attinge anche alla lunga esperienza pratica di molte Ong cattoliche internazionali che operano in questo campo. Impegnarsi in collaborazioni strutturate con istituzioni pubbliche e organizzazioni della società civile garantirà risultati più efficaci e sostenibili”.

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