L’Italia è tra i 25 Paesi firmatari di una dichiarazione di collaborazione per “l’implementazione di infrastrutture e servizi cloud resilienti e competitivi”, appoggiata dalla Commissione europea e dalla presidenza tedesca dell’Ue. Si tratta di prevedere una serie di misure che vanno dal “combinare investimenti privati, nazionali ed europei nell’implementazione di infrastrutture e servizi cloud competitivi, verdi e sicuri” fino alla “adozione di data center e servizi cloud più sicuri, interoperabili ed efficienti dal punto di vista energetico, in particolare per le piccole e medie imprese, le start-up e il settore pubblico”. Questo “approccio comune”, spiega una nota da Bruxelles, “rafforzerà la sovranità digitale dell’Europa e aumenterà la competitività delle imprese e dell’industria europee”, ma anche “sosterrà la digitalizzazione per amministrazioni pubbliche efficienti, una migliore assistenza sanitaria e un ambiente più pulito e sostenibile”. Gli Stati firmatari si impegnano per investimenti aggiuntivi e maggiori sinergie. Nelle prossime settimane verrà lanciata un’“alleanza europea sui dati industriali e il cloud”, tale per cui Stati, industrie ed esperti lavoreranno insieme per progettare piani aziendali, investimenti e l’implementazione delle capacità cloud di prossima generazione per il settore pubblico e privato.