Domenica 18 ottobre è in programma ad Amatrice la commemorazione della nascita (19 ottobre 1884) e della morte (11 novembre 1959) del servo di Dio, don Giovanni Minozzi, fondatore dell’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia. Alle 11 celebrerà la messa il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, a seguire la deposizione di una corona di alloro al monumento dei Caduti e un momento di preghiera sulla tomba del servo di Dio, il tutto nel pieno rispetto delle norme anti Covid. Nato a Preta, frazione di Amatrice nel 1884, don Giovanni Minozzi comincia la sua attività pastorale nella campagna romana ed entra in contatto con i missionari del Sacro Cuore. Cappellano militare dal 1912, durante il primo conflitto mondiale fonda una rete di Case del soldato con spazi ricreativi, biblioteche e scuole. Questa esperienza, insieme all’incontro con Giovanni Semeria, lo porterà a dedicare la propria vita e le proprie opere ai bambini orfani di guerra. Nel 1919 i due sacerdoti inaugurano, a questo scopo, la prima sede dell’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia ad Amatrice, dove avevano già cominciato ad ospitare i primi orfani di guerra. Nuove sedi sorgono anche a Potenza e Gioia del Colle, seguite da scuole, orfanotrofi, centri di formazione professionale ed istituti superiori ad essa legati. Nel 1931 fonda la Congregazione religiosa della famiglia dei Discepoli e nel 1940, sempre ad Amatrice, fa nascere la Pia Associazione femminile delle Ancelle del Signore insieme a madre Maria Valenti. La giornata sarà l’occasione per ricordare l’opera di padre Minozzi e fare il punto sul progetto della Casa del Futuro da realizzare nell’area dell’istituto don Minozzi andato distrutto per il sisma del 2016.