“Una libertà rivendicata o anche soltanto praticata in maniera esclusiva non sarebbe tale ma una richiesta di arbitrio. Questo riguarda i comportamenti che animano la vita sociale come quella della comunità internazionale”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi di Macerata.
Riferendosi al concetto che “la libertà di ciascuno si ferma di fronte a quella degli altri”, il Capo dello Stato ha osservato come sia “di grande civiltà. Ma occorre andare oltre questa enunciazione fortemente avanzata e civile del pensiero di tanti secoli accantonando l’idea che la libertà degli altri sia un limite alla propria ma pensando, al contrario, che la libertà di ciascuno si integra con quella degli altri, che si realizza insieme a quella degli altri. Altrimenti la libertà non esiste”.
Anche nella scienza, così come nelle società e nella comunità internazionale, “gli approcci settoriali sono di grande importanza ma non sono esaustivi, occorre non perdere mai di vista il complesso dell’unicità del sapere, il complesso che intorno alla persona umana realizza, motiva e stimola i vari filoni della ricerca scientifica e chiama al dialogo i vari versanti del sapere perché si incontri come è sempre più richiesto in quest’epoca dell’interdipendenza sotto ogni profilo”.