Sarà il 20 febbraio di ogni anno la Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato; un “momento – come recita il testo approvato in Commissione Affari costituzionali alla Camera in sede legislativa – per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio nel corso della pandemia da coronavirus nell’anno 2020”. “È un successo di tutte le professioni sanitarie e sociosanitarie – afferma Barbara Mangiacavalli, presidente Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) – in prima linea nella lotta alla pandemia. Gli infermieri, ad esempio, rappresentano il 61% delle professioni sanitarie e hanno pagato un prezzo altissimo: 42 morti, 4 suicidi e oltre 16mila contagiati fino a oggi”. “Un atto che rende merito ai tanti operatori sanitari impegnati nella lotta a Covid – aggiunge – molti dei quali hanno anche contratto il virus, un gran numero in tutte le professioni, molti sono deceduti e mai nessuno nonostante tutto ha abbandonato un solo istante la prima linea”. Dopo avere ringraziato i parlamentari, Mangiacavalli esprime l’auspicio che “nel passaggio finale al Senato sia recepito questo ultimo testo e che la Giornata sia, anche formalmente, il riconoscimento di tutti gli operatori sanitari in prima linea nella lotta alla pandemia. Gli infermieri che sono tra i primi ad affrontare la lotta a Covid-19 sono anche i primi a esserne orgogliosi”.