Giornata dell’alimentazione: Caritas internazionalis, “i più vulnerabili ancora più privati del diritto al cibo”

“A causa della pandemia, i più vulnerabili sono ancor più privati del diritto di accesso al cibo. La comunità globale agisca”. È questo l’appello di Caritas internationalis, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. La confederazione chiede “azioni mirate per combattere l’insicurezza alimentare, relative alla salvaguardia dell’ambiente, la cessazione dei conflitti, la promozione di programmi di agricoltura sostenibile e l’identificazione di zone prioritarie di sicurezza alimentare”. Già nel maggio scorso la confederazione aveva lanciato l’allarme circa le gravi conseguenze che la pandemia e le misure di contenimento per prevenire la diffusione del Covid-19 avrebbero avuto sulla sicurezza alimentare. Oggi i dati sono allarmanti: secondo il World food programme 230 milioni di persone rischiano di morire di fame. 130 milioni in più rispetto all’anno scorso. “I più vulnerabili sono coloro che pagano il prezzo maggiormente alto”, osserva Aloysius John, segretario generale di Caritas internationalis. Caritas serve ogni giorno centinaia di migliaia di persone che soffrono la fame perché non hanno le risorse economiche per acquistare cibo, così come migranti, rifugiati e sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie case e vivono nei campi di accoglienza. Promuove anche programmi di agricoltura sostenibile ed è impegnata nel creare le condizioni per la sicurezza alimentare. Caritas internationalis chiede perciò alla comunità internazionale “una maggiore solidarietà e un più forte senso di responsabilità nei confronti dei più vulnerabili”. Il fatto che l’11% della popolazione mondiale viva in condizioni di carenza di cibo, ribadisce, “è una questione che deve essere affrontata con forte volontà politica e impegno”.

 

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