“Progettare la Benevento dei prossimi vent’anni” attraverso un “Manifesto per una città più coesa, solidale, innovativa e felice”. È la proposta presentata oggi da “Cives – Laboratorio di formazione al bene comune” (promosso dall’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro dell’arcidiocesi di Benevento). “Far vivere la città si fonda sulla conoscenza del territorio e, soprattutto, delle persone che in esso vivono”, evidenzia uno dei punti del Manifesto, che suggerisce l’approccio dell’amministrazione condivisa, in cui “cittadini e amministrazione comunale collaborano su un piano paritario per la cura dei beni pubblici e per interventi di rigenerazione urbana”. Non solo: “È necessario un welfare veramente comunitario” con l’avvio di “una nuova stagione finalizzata a sostenere una maggiore intraprendenza dei soggetti privati e del Terzo Settore che, aiutati con un adeguato investimento formativo e opportunamente supportati dalle istituzioni e dalle imprese for profit locali, assumano l’impegno e il rischio di impiantare servizi capaci di produrre condizioni di maggior benessere comunitario”. In particolare, poi, “nelle politiche sociali non si tratta di fare semplicemente “qualcosa” per la famiglia, ma di ordinare ogni provvedimento amministrativo partendo dall’ottica della famiglia stessa”.
Sul tema dell’innovazione “la città non può fare a meno del coinvolgimento dell’Università del Sannio”, la cui “responsabilità precipua” è “analizzare i problemi e di offrire possibili soluzioni, innescando processi innovativi all’insegna della ‘competitività sostenibile’ e favorendo il dialogo tra istituzioni, attori economici e soggetti sociali”. In riferimento, poi, al fatto che “Benevento sta facendo registrare un crescente invecchiamento della popolazione”, il Manifesto evidenzia: “Questa condizione, paradossalmente, può diventare un’opportunità per creare attività lavorative, promosse da giovani, legate all’economia d’argento. Non si tratta solo dei servizi connessi all’assistenza e cura degli anziani, con le relative figure professionali, ma di tutta una serie di attività collegate alla vita attiva e al benessere di persone anziane”. Occorre anche intervenire “per rendere concreto il concetto di sicurezza urbana”, dato che preoccupa soprattutto il fenomeno della microcriminalità. Qui è “di primaria importanza il coinvolgimento dell’associazionismo, che deve essere incentivato e istruito sulle più utili strategie comportamentali di prevenzione e difesa, con attenzione alle categorie più vulnerabili quali anziani e minori”. E, ancora, “Benevento deve adottare un programma specifico per diventare città a economia circolare”. Infine, viene chiesto “di avviare un nuovo processo che innalzi la performance del sistema dei servizi locali a vantaggio della cittadinanza” e di venire incontro alle famiglie in difficoltà, soprattutto dopo il Covid-19, adottando “un provvedimento che preveda che le situazioni debitorie pregresse di tanti nuclei familiari rispetto al pagamento dei tributi locali, possano essere sanate, senza sanzioni e interessi”.