Coronavirus Covid-19: Immuni, traccia contagi in pieno rispetto privacy per limitare diffusione virus. Istruzioni per l’uso

8.605.896 download; 10.060 notifiche inviate; 567 utenti positivi. Sono i numeri di Immuni, la App di tracciamento dei contagi da Sars-CoV2, aggiornati al 12 ottobre dal ministero della Salute. Voluta dal Governo e lanciata in tutta Italia lo scorso giugno, Immuni è gratuita e volontaria, scaricabile su smartphone, e funziona con il Bluetooth che garantisce l’anonimato, si legge in una scheda sul Sir, una sorta di decalogo sotto forma di domande e risposte. Insomma. istruzioni per l’uso di questo importante strumento per tracciare i contagi e contribuire, insieme ai tamponi, a contenere la diffusione del virus. “Quando un utente scopre di essere positivo al Sars-CoV2, Immuni gli consente di allertare in modo anonimo le persone con cui è stato a stretto contatto e che potrebbe aver contagiato”, le quali, dopo avere ricevuto la notifica, “potenzialmente ancor prima di sviluppare i sintomi del Covid-19”, possono “contattare il loro medico di medicina generale per avere indicazioni sul da farsi e possono evitare di contagiare altri”, si legge nella scheda. Nessun timore per la propria privacy: Immuni non segue e non traccia gli spostamenti. “Non raccoglie dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del Gps. Usando il Bluetooth si limita a registrare la presenza degli smartphone intorno all’utente inviando e ricevendo codici causali” che cambiano in continuazione. I dati scambiati da questi smartphone non sono riconducibili all’identità delle singole persone. I dati salvati e le connessioni tra l’App e il server sono cifrati e gestiti da soggetti pubblici sotto la responsabilità del ministero della Salute. In base al sistema operativo dello smartphone – Ios o Android – Immuni può essere scaricata da App Store o Google Play.

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