Tornano le restrizioni anche per le chiese, mentre il virus corre per l’Europa. È sceso a 20 il numero massimo di partecipanti ammessi alle celebrazioni nella cattedrale di Cristo Re a Reikiavik (Islanda); il vescovo David Tencer ha avvisato che, data la forte limitazione, anche l’obbligo della messa domenicale “viene sospeso”. Nei Paesi Bassi è dal 5 ottobre che la partecipazione alle celebrazioni è limitata a un massimo di 30 persone e che non si può cantare. Ma i contatti tra vescovi e governo sono continui, si legge in una nota sul sito della Conferenza episcopale: “Il protocollo funziona bene e le celebrazioni sono fonte di contagio solo nello 0,3% dei casi”. Ma nel contesto della seconda ondata in corso potrebbero essere necessarie modifiche al protocollo esistente. In Svezia, il cardinale di Stoccolma Anders Arborelius ha annunciato che resta in vigore il limite massimo di 50 fedeli alle celebrazioni: è così da aprile e ci si attendeva un allentamento, ma “la diffusione del coronavirus sta ora aumentando di nuovo in Svezia in modo significativo e preoccupante” e quindi le regole non possono cambiare. In Danimarca, sono state aggiornate le linee guida per la riapertura delle chiese – che sono diventate “indicazioni per la corretta gestione delle iniziative nelle chiese durante la pandemia” – con l’introduzione dell’obbligo di ventilazione dei locali e di un “piano di emergenza”, in caso di persone con sintomi di Covid-19 o risultate positive al test dopo essere state a messa.
Dalla capitale della Russia – che nelle ultime 24 ore ha registrato oltre 13mila contagi -, l’arcivescovo Paolo Pezzi ha comunicato in un video ripreso dalla sua camera di essere positivo al Covid. In una lettera del vicario generale Kirill Gorbunov si legge che altre tre persone che lavorano in curia (due suore e un sacerdote) sono positive, motivo per cui sono sospesi gli incontri pastorali e la curia lavorerà da remoto. “Vi chiedo anche di prendervi cura della vostra salute e della sicurezza dei membri del vostro quartiere e comunità”, ha scritto il vicario. Sono isolati in canonica anche i due sacerdoti della parrocchia di Santa Maria a Helsinki. Ma le celebrazioni in parrocchia “continuano con l’aiuto di altri sacerdoti”.