Con lo slogan “Completa il pezzo mancante”, il Programma per la centralità dei bambini, emanazione del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), in collaborazione con numerosi soggetti ecclesiali e della società civile dell’America Latina e in particolare della Colombia, promuoverà, in Colombia, una giornata nazionale il 6 novembre 2020, per dare vita a una rete interecclesiale e interreligiosa sull’infanzia. Durante la giornata, articolata al mattino con alcuni interventi in assemblea e al pomeriggio in tavoli tematici, si presenteranno i risultati del lungo cammino preparatorio, “in modo che tutti possano costruire il percorso per questo esercizio di riflessione reciproca”, con “l’obiettivo di articolare un lavoro più sistematico e sostenibile, sinodale ed ecumenico, strategico e pastorale, condiviso e coerente, a favore della tutela e del benessere dell’infanzia”, come si legge nella nota dei promotori.
L’urgenza dell’iniziativa è resa evidente dai numeri che appaiono nel comunicato di presentazione. In Colombia, 8.466 ragazze, ragazzi e giovani hanno subito violenza all’interno della loro famiglia nel 2019, secondo Medicina legale. I bambini tra i 10 e i 14 anni sono la fascia d’età più coinvolta, con 3.121 casi. 1.869 bambini tra 0 e 17 anni sono morti nel 2019, per cause come omicidio, incidenti e suicidio, secondo i dati dell’“Instituto colombiano de bienestar familiar” (Icbf), l’ente governativo che si occupa della tutela dei minori. Nel primo trimestre del 2020, durante il lockdown, l’Icbf ha segnalato l’avvio di 1.250 processi amministrativi per il ripristino dei diritti dei bambini che hanno subito violenza nelle loro case. Lo stesso Icbf indica che il 41% dei minori di 18 anni nel Paese ha subito qualche tipo di abuso, fisico, psicologico o sessuale durante la quarantena. In tale contesto, la nuova rete si propone di “promuovere spazi di incidenza pubblica, di privilegiare l’educazione come strumento trasformativo, di essere uno spazio per la formazione continua, di dare apertura alla creatività e gioia del Vangelo, di essere portatori di pace, riconciliazione e perdono”.
All’iniziativa si sono uniti la Conferenza episcopale della Colombia, la Conferenza dei religiosi della Colombia, la Confederazione cattolica nazionale dell’educazione (Conaced) e World Vision Colombia. L’idea è quella di compiere un esercizio di costruzione e riflessione collettiva. Per questo l’invito è esteso a operatori pastorali, sacerdoti, religiosi, insegnanti di scuole cattoliche, catechisti, leader evangelici e organizzazioni legate a questa attività.