Il card. Pedro Barreto Jimeno, arcivescovo di Huancayo (Perù), è il nuovo presidente della Rete ecclesiale panamazzonica (Repam). Né dà notizia il presidente uscente, il card. Cláudio Hummes, in una nota diffusa oggi nel primo pomeriggio (ora italiana).
Nel cammino di questi anni, a partire dal 2014, la Repam, che si è posta al servizio delle comunità della Panamazzonia, che si estende in 9 Paesi (Brasile, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname e Guyana francese), “ha avuto la responsabilità di accompagnare il processo di preparazione e riflessione verso il Sinodo dell’Amazzonia, che si è svolto nell’ottobre 2019 a Roma, che ci ha portato nuove sfide – scrive il card. Hummes -. Come uno dei frutti del Sinodo e su richiesta del Papa, è stata creata la Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia (Ceama), che nella sua Assemblea di fondazione. tenutasi il 26 e il 29 giugno, mi ha chiesto di assumere la presidenza. Stando così le cose, dopo un profondo e orante processo di discernimento, e vista la dimensione del nuovo servizio ecclesiale nella guida della Ceama, ho deciso di concludere le mie funzioni di presidenza della Repam”.
Il card. Barreto, 76 anni, finora vicepresidente, è stato fin dalla prima ora uno dei promotori dell’organismo ecclesiale. Il nuovo presidente della Repam comincerà il suo incarico il 9 novembre, durante l’Assemblea che si terrà virtualmente. La scelta del nuovo presidente è un’ulteriore tappa di un processo di discernimento e riorganizzazione della Rete ecclesiale, dopo l’avvicendamento alla segreteria esecutiva tra Mauricio López e fratel João Gutemberg. La stessa sede della Repam si sta trasferendo da Quito (Ecuador) a Manaus (Brasile).