“Spiace constatare che molte volte le parole che vengono dal mondo” nei confronti delle persone migranti sono “di chiusura ed esclusione, se non addirittura aggressive”. Lo ha detto oggi a Roma il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’omelia durante la messa a conclusione della campagna della Chiesa italiana “Liberi di partire, liberi di restare”. Il card. Bassetti ha citato le parole di Papa Francesco nella sua enciclica Fratelli tutti, quando scrive che “l’aggressività sociale trova nei dispositivi mobili e nei computer uno spazio di diffusione senza uguali”. Il Papa, ha precisato, si riferisce all’aggressività che viene dal “difendere il proprio isolamento consumistico e comodo”, che favorisce “il pullulare di forme insolite di aggressività, di insulti, maltrattamenti, offese, sferzate verbali fino a demolire la figura dell’altro”. Ossia quella che il Papa chiama l’“informazione senza saggezza” che “si nutre di parole d’odio e di molti pregiudizi”. “Le parole ispirate che vengono da Dio, invece – ha affermato -, invitano all’apertura e alla carità. Ci mettono in guardia, anzi, da ogni egoismo”. “Tra le opere di giustizia sulle quali verremo giudicati – ha sottolineato il card. Bassetti – vi è anche quella dell’accoglienza nei confronti degli stranieri”.