Si aggrava la situazione al centro sociale “Padre Francesco Pianzola” di Mortara, diventato il più grande focolaio di coronavirus Covid-19 in Provincia di Pavia. Delle 55 sorelle risultate positive al tampone 5 sono morte e l’Ats di Pavia sta disponendo il trasferimento della maggior parte delle malate in un centro specializzato. “Da domani – spiega il direttore generale Mara Azzi – il maggior numero possibile sarà trasferito in una struttura di degenza, una soluzione che si è resa necessaria in relazione all’elevato numero di operatori positivi, che pone un problema di continuità nell’assistenza”. Nel reparto attrezzato le suore potranno essere seguite in maniera continuativa da personale medico, anche perché molte sono anziane e presentano un quadro clinico complesso per la presenza di patologie croniche che le espone al rischio di un decorso severo del Covid-19. Al contempo le Usca continueranno a monitorare sia la situazione del centro sociale, che conta 13 dipendenti positivi su 23, sia quella del convento, che è ubicato in un altro edificio, dove si è provveduto a eseguire i tamponi. La volontà delle autorità sanitarie è quella di fermare la diffusione del contagio, che si è manifestato in maniera repentina, isolando qualunque soggetto sia entrato in contatto con le consorelle. “Non c’è stato alcun campanello d’allarme – commenta Azzi – fino a quando non si sono manifestati i sintomi in contemporanea in più persone”. Difficile fare ipotesi sull’origine dell’infezione; trattandosi di una struttura residenziale protetta può essere legata a un operatore o a un visitatore, anche se le visite sono limitate a casi particolari.