L’ultima intervista rilasciata da Daphne Caruana Galizia, dieci giorni prima di essere uccisa il 16 ottobre 2017, è contenuta nel volume “Missione informazione: la denuncia di giornalisti a rischio” che oggi viene presentato nel corso di un evento on line del Consiglio d’Europa dal titolo “Migliorare la sicurezza dei giornalisti in Europa”. Nella prima parte dell’evento sono previsti gli interventi di Marilyn Clark, docente di Psicologia all’Università di Malta, e William Horsley, direttore del Centro per la libertà dei media (Cfom) presso l’Università di Sheffield: i due esperti hanno raccolto le 20 interviste a giornalisti di 18 Paesi europei che compongono il volume. All’evento on line, che proseguirà con un confronto su “come mettere fine all’impunità per gli attacchi ai giornalisti”, interverrà Matteo Caruana Galizia, uno dei tre figli della giornalista maltese uccisa, insieme con Silvia Chocarro, responsabile di Articolo 19, Stefan Schennach, relatore generale sul tema della libertà di stampa presso l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, e Ricardo Gutierrez, segretario generale della Federazione europea dei giornalisti; un ulteriore momento si concentrerà invece sulle “intimidazioni e molestie on line”, con gli interventi di Jessikka Aro, reporter investigativa finlandese, Sara De Vuyst, ricercatrice dell’Università di Ghent, l’avvocato inglese Jonathan Price e Barbara Trionfi che dirige l’Istituto internazionale della stampa. “In occasione del terzo anniversario della morte di Daphne Caruana Galizia”, spiegano gli organizzatori, “l’evento intende avviare una discussione sui crescenti rischi affrontati dai giornalisti nell’esercizio della loro professione, sulle possibili soluzioni per mitigare tali rischi e sollecitare un’azione politica sia a livello nazionale che internazionale”.