“È urgente sbloccare l’iter legislativo sulle aste al doppio ribasso per costruire ulteriori strumenti di lotta contro le speculazioni nella filiera agroalimentare. L’esame del progetto legislativo, approvato dalla Camera la scorsa estate, si è interrotto a causa dell’emergenza Coronavirus durante la fase delle audizioni ma adesso va ripreso al più presto e approvato”. Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, intervenendo ieri, direttamente dal ghetto di Borgo Mezzanone, al webinar sul caporalato organizzato dal Cnel.
“Per noi – ha dichiarato il sindacalista, rivolgendosi al presidente Tiziano Treu, alle ministre Nunzia Catalfo e Teresa Bellanova e a rappresentanti nazionali delle parti datoriali e di Flai e Uila – questo è un aspetto molto importante perché quel disegno di legge, a prima firma Susanna Cenni, propone interventi essenziali come il divieto di aste elettroniche a doppio ribasso, la regolamentazione della vendita sottocosto dei prodotti alimentari deperibili e poi misure di sostegno alle imprese virtuose che promuovono filiere etiche. Occorre inoltre attuare una sorta di tassi anti sfruttamento nelle produzioni agricole, che, sul modello dei tassi antiusura attivati nel sistema bancario e aggiornati periodicamente, eviti svalutazioni dei prezzi che ricadono su imprese e lavoratori”.
Rota ha ricordato la vicenda di una giovane donna nigeriana morta a febbraio a causa di un incendio proprio nel ghetto di Borgo Mezzanone: “Non è l’unica vittima di incendi e incidenti legati alle orribili condizioni di vita nelle baraccopoli, ma nel suo caso non si è riusciti neanche a identificare la vittima, per cui stiamo seguendo le indagini ancora in corso: contiamo di dare almeno una degna sepoltura a questa ennesima vittima dello sfruttamento e dell’illegalità”.
“La buona notizia – ha affermato il leader della Fai Cisl – è che il prefetto ha riconosciuto lo sblocco del vicino Cara, con circa 700 posti, che speriamo si possano presto mettere a disposizione di lavoratori immigrati regolarmente impiegati in agricoltura. Una proposta portata avanti da tempo dalla Fai e dalla Cisl di Foggia e che ora finalmente è stata ascoltata. Non è una soluzione, ma sicuramente è un primo passo per garantire alloggi più dignitosi”.
Infine Rota ha rammentato il ruolo degli enti bilaterali territoriali: “Per quanto ci riguarda vanno potenziati e valorizzati, come indicato dalla stessa legge 199 contro il caporalato, anche per governare e monitorare meglio il mercato del lavoro, sul modello di quanto già fatto in diversi casi virtuosi”.