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Scozia: Conferenza episcopale, “rivedere la legislazione sui crimini d’odio e proteggere la libertà religiosa”

La Conferenza episcopale cattolica scozzese è tornata nuovamente sul tema della legislazione sui crimini d’odio. Con un articolo pubblicato nel giornale di Glasgow “Herald” e firmato dal vescovo di Motherwell Joseph Toal, i vescovi invitano il governo a “seguire l’invito dell’enciclica ‘Fratelli tutti’ ad alimentare il dialogo e ad ascoltare le preoccupazioni espresse da molti sulla recente normativa”. “La Chiesa cattolica chiede ulteriori modifiche alla legislazione sugli hate crime”, scrive il vescovo Joseph Toal. “Vogliamo maggiore chiarezza sui termini ‘odiato’, ‘abusivo’ e ‘offensivo’ che rimangono molto vaghi”. Al governo di Edimburgo l’invito ad “affrontare le preoccupazioni di molti secondo i quali libri e messaggi sui social media di natura religiosa rischiano di essere considerati ‘offensivi’ dalla nuova legislazione” e ad agire per proteggere la libertà di espressione”. Nell’articolo mons. Toal riprende i passaggi dell’enciclica di Papa Francesco dove si parla di una politica tollerante e dà il benvenuto alla decisione del governo di cambiare un passaggio della recente legislazione per sostituire il termine “probabilità” di aumentare l’odio con l’espressione “intento di aumentare l’odio”. “Proteggendo la libertà di espressione il governo promuove quello che il Papa definisce ‘patto culturale’, un accordo che rispetta le diverse culture che esistono nella nostra società”, scrivono i vescovi.

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