Giornata dell’alimentazione: Azione contro la fame, una road map decennale per “ridurre l’insicurezza alimentare”

“Dopo la significativa assegnazione del premio Nobel per la pace al World Food Programme, occorre adesso sostenere, concretamente, i programmi promossi da chi, da decenni, opera con l’obiettivo di ridurre l’insicurezza alimentare determinata non solo dai conflitti in corso ma anche dai cambiamenti climatici, dalle disuguaglianze socioeconomiche e dall’attuale emergenza coronavirus”. Lo dichiara Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame, in prossimità della Giornata mondiale dell’alimentazione, che si celebrerà venerdì 16 ottobre. L’ong lancia un appello alla comunità internazionale e, allo stesso tempo, mobilita aziende, ristoranti e cittadini italiani per sostenere le comunità alle prese con l’insicurezza alimentare. “Se facciamo riferimento ai dati che riguardano la fame e la malnutrizione nel mondo, tanta è ancora strada da fare per raggiungere lo ‘zero hunger’ tracciato dagli Obiettivi di sviluppo del millennio. Occorre, dunque, condividere una road map decennale con un programma condiviso da comunità internazionale, ‘umanitarie’ e governi locali capace, in 3.600 giorni, di dare vita a un mondo più equo, sostenibile e nutrito”.
Sempre il 16 ottobre, scatterà anche la campagna “Siamo tutti sulla stessa… tavola”, che introduce l’edizione 2020 di “Ristoranti contro la Fame”. Ristoranti, chef e buongustai sono coinvolti in un gesto che mira a donare la gioia del cibo alle persone più vulnerabili al mondo e a contribuire, soprattutto, alla grande sfida promossa dalla ong di ridurre del 20%, in questi anni, il tasso di mortalità dei bambini sotto i cinque anni nei Paesi in cui emergono dati più preoccupanti in tema di malnutrizione. Nel corso di questa edizione, che si concluderà il 31 dicembre, i clienti, all’interno dei ristoranti che aderiranno all’iniziativa, da Nord a Sud, potranno donare due euro per un “piatto solidale”, 50 centesimi per una “pizza solidale” e altrettanti per una bottiglia d’acqua. Un piccolo contributo per aggiungere, idealmente, un posto a tavola a uno dei tanti bambini che vivono nei Paesi più poveri del Sud del mondo.

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