“Se dovessimo descrivere l’identikit del volontario potremmo usare una sola parola: gratuità. La voglia di ‘dare’ senza pretendere nulla in cambio, consapevoli che aiutando gli altri si riceve molto più di quanto si dona. Questo è quello che i volontari raccontano”. Lo ha affermato questa mattina il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel suo intervento al Palazzo della Ragione a Padova per “Le parole del volontariato”, evento nel corso del quale ha ricevuto il riconoscimento quale “Presidente degli Ambasciatori di Padova, Capitale europea del volontariato”.
La seconda carica dello Stato ha sottolineato l’“effetto moltiplicatore” che “crea valore aggiunto per chi sceglie” il percorso del volontariato. “Ma che – ha ammonito – al contempo crea valore aggiunto per l’intera società di riferimento”. “Piccoli e grandi gesti quotidiani, ma anche iniziative imprenditoriali a tutela dei più fragili, hanno proprio questo effetto”, ha proseguito facendo riferimento “a chi regala un pasto caldo ai senzatetto, a chi da un call center dona conforto alle persone sole. Ma anche a chi promuove una catena di bed and breakfast interamente gestita da disabili, a chi apre una azienda agricola o un ristorante per offrire una opportunità di vita e di lavoro a tanti giovani”.
“Padova Capitale europea del volontariato non è semplicemente un titolo o uno slogan”, ha osservato Casellati, secondo cui “è il coronamento di un percorso che ha visto la città distinguersi anche nel panorama internazionale per la sua vocazione solidaristica, per le azioni concrete messe in atto a favore della collettività, per la rete di persone, strutture e progetti che qui è stata costruita”.
La presidente del Senato ha fatto anche riferimento all’Italia “dell’altruismo, che fa meno rumore della ‘società del rancore’, ma può aiutarci a costruire la speranza nel futuro”.