“Per dare le risposte giuste, bisogna capire di che cosa hanno bisogno i nostri cittadini”: così ha esordito Apostolos Tzitzikostas, presidente del Comitato europeo delle Regioni (CdR) aprendo la Settimana europea e presentando il primo Barometro regionale e locale, curato dal CdR. “È solo attraverso il polso delle comunità che possiamo determinare il grado di efficacia dell’Ue sul terreno e che cosa debba fare per aiutare i cittadini”. Tzitzikostas ha reso omaggio “agli eroi nell’ombra”, i sindaci, i presidenti di regione e i rappresentanti locali, anch’essi in prima linea contro la pandemia: “Per rilanciare l’Europa, abbiamo bisogno di solidarietà, non solo tra gli Stati membri ma anche oltre confini e tra regioni. Dobbiamo tutti appropriarci del rilancio e assumercene la responsabilità”. Perché “il milione di donne e uomini politici eletti a livello locale e regionale costituiscono il fondamento democratico dell’Ue”, rendendo “questa Unione visibile e tangibile”. Descrivendo i dati del barometro regionale, il presidente ha messo in luce come “la pandemia ci ha colpiti seriamente tutti”, che alcune regioni in particolare oggi sono più vulnerabili; e che, nel 2020, gli enti territoriali di Francia, Germania e Italia perderanno 30 miliardi di euro.
Da qui, una serie di richieste che dai territori emergono rispetto al piano di rilancio europeo. E in generale, Tzitzikostas, rivolgendosi alla presidente Von der Leyen, ha chiesto di intensificare la collaborazione tra Commissione e Comitato organizzando “congiuntamente dialoghi locali su temi legati alle esigenze di i nostri cittadini”; valutando regolarmente “l’impatto delle decisioni Ue sui territori”; integrando una dimensione regionale e locale nel quadro dello Stato dell’Unione della Commissione; avviando un progetto comune per promuovere i valori, le identità e la cittadinanza europei attraverso l’istruzione e la cultura a livello regionale e locale.