“Oggi c’è bisogno di allargare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa, e di una presenza laica, si intende, ma sottolineando l’aspetto femminile, perché in genere le donne vengono messe da parte”. A lanciare l’ennesimo appello è stato il Papa, al termine dell’Angelus di ieri, in cui ha ribadito che “dobbiamo promuovere l’integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti”. “Preghiamo affinché, in virtù del battesimo, i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità nella Chiesa, senza cadere nei clericalismi che annullano il carisma laicale e rovinano anche il volto della Santa Madre Chiesa”, l’invito di Francesco, che ha ricordato l’intenzione di preghiera proposta per questo mese di ottobre: “Preghiamo perché i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa”. “Perché nessuno di noi è stato battezzato prete né vescovo”, ha spiegato il Papa: “siamo stati tutti battezzati come laici e laiche. I laici sono protagonisti della Chiesa”. Domenica prossima 18 ottobre, la Fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre promuove l’iniziativa “Per l’unità e la pace, un milione di bambini recita il Rosario”, ha detto infine Francesco, incoraggiando “questa bella manifestazione che coinvolge i bambini di tutto il mondo, i quali pregheranno specialmente per le situazioni di criticità causate dalla pandemia”.