“Non c’è niente di più appropriato che coniugare la cura della casa comune con la costruzione della fratellanza universale tra i popoli, le culture, le famiglie e gli individui”. La pandemia e i gravi danni all’equilibrio ecologico e ambientale, suggeriscono “un urgente programma di cambiamento”. Lo afferma l’arcivescovo di Cali (Colombia), mons. Darío de Jesús Monsalve Mejía, in riferimento all’enciclica Fratelli tutti e alle prossime iniziative di Papa Francesco per un Patto educativo globale e per un’economia a servizio dell’uomo. “In continuità ideale con tali iniziative – segnala dalla Colombia Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina, si è tenuto giovedì scorso VII Foro dei diritti umani e della pace, promosso dallo stesso mons. Monsalve. Nell’occasione, l’arcivescovo ha incontrato una rappresentanza degli indigeni del dipartimento del Cauca, che in 10.000 stanno camminando fino a Cali per incontrare oggi, 12 ottobre il presidente della Repubblica Iván Duque, in visita a Cali. Ma hanno già annunciato che, se necessario, marceranno fino a Bogotá per incontrarlo in piazza de Bolívar”.
“Non possiamo limitarci a chiedere allo Stato di adempiere ai suoi impegni – ha detto mons. Monsalve in occasione del Forum –, è necessario assumere il nostro impegno per la pace, costruendo ponti ed essendo garanti del rispetto della vita nelle comunità e nei territori. Fratelli tutti, la nuova enciclica di Papa Francesco, è un appello urgente all’amicizia sociale, al dialogo tra persone diverse, alla cooperazione e al coinvolgimento nelle realtà che richiedono risposte tempestive e adeguate”.
Anche per questo, conclude Morsolin, l’Osservatorio per le realtà sociali dell’arcidiocesi di Cali ha convocato nei giorni scorsi una riunione con vari consiglieri comunali di Cali in vista della creazione di una Commissione per la vita e la pace nel Consiglio comunale della città, in vista della costruzione di una città di pace”.