Aggiornamenti sociali: nuovo numero, ripensare il futuro del lavoro nel quadro dell’ecologia integrale

Il numero di ottobre di “Aggiornamenti sociali” (online e in distribuzione agli abbonati) si apre con un focus sul progetto internazionale “The future of work – Labour after Laudato si’”, in cui la rivista è stata impegnata per oltre due anni insieme a una rete di partner internazionali, “con l’obiettivo di ripensare il futuro del lavoro nel quadro di riferimento dell’ecologia integrale, evidenziando il profondo intreccio tra lavoro e cura”. L’editoriale, firmato dal direttore della rivista, padre Giacomo Costa, e dal redattore Paolo Foglizzo, esplora la “convergenza concettuale in relazione ai temi della protezione sociale dei lavoratori, della sostenibilità ambientale e della cura del bene comune, in una prospettiva di ricerca di forme innovative di dialogo che garantiscano la partecipazione e la rappresentanza ai sempre più numerosi lavoratori ingaggiati con le modalità proprie dell’economia informale o della platform economy”. Perché l’intuizione dell’intreccio tra lavoro e cura possa trasformarsi in motore di cambiamento, c’è bisogno di soggetti che sperimentino e selezionino pratiche innovative. A questo riguardo, appare promettente una nuova tipologia di attori sociali, che l’editoriale chiama “reti comunitarie” per il cambiamento, recuperando ancora uno stimolo della Laudato si’. Si tratta di soggetti capaci di coniugare il radicamento locale e la carica affettiva ed emotiva propria delle comunità, con l’articolazione globale tipica delle reti, ma soprattutto capaci di attraversare una molteplicità di confini, mettendo insieme persone di Paesi, culture, religioni e classi sociali differenti, dalle minoranze emarginate alle star dello sport e dello spettacolo. Sulla base di questa visione del lavoro, il Progetto “The future of work – Labour after Laudato si’” propone una rilettura del concetto di lavoro dignitoso “a partire da una concezione relazionale della dignità della persona, che in questo modo può allargarsi per comprendere, a fianco delle tradizionali ma sempre necessarie tutele dei diritti dei lavoratori, anche la questione della sostenibilità e della cura della casa comune”.

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