“Nel buio e nelle preoccupazioni, tra le paure e i disagi che vivono le nostre comunità, quasi una notte che aggrava l’autunno e lo spogliarsi delle piante, viene la luce di questo giorno con il dono dell’ordinazione presbiterale di Alessandro e Thiago”. Lo ha detto, oggi pomeriggio, mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, in occasione dell’ordinazione sacerdotale di Alessandro Battistini e Thiago Camponogara, nella basilica di San Francesco, a Ferrara.
“Celebrando ogni giorno l’Eucaristia – ha dichiarato il presule rivolgendosi agli ordinandi – voi gusterete la gioia della presenza del Signore e ravviverete la speranza. L’Eucaristia è il sacramento della gioia di cui noi siamo i servitori”. L’arcivescovo ha messo in guardia da alcuni rischi: “Ci si rinchiude nella propria vita, anche ministeriale, dimenticando la fraternità presbiterale; si ha quasi un complesso d’inferiorità, per le critiche continue che vengono dai mass-media alla Chiesa o dagli stessi fedeli; si rischia di dare poco valore alla preghiera, alla relazione con Dio, affogati nelle cose da fare, ma anche quasi inconsciamente pensando lontano il Signore dalla nostra vita. Sono tre tentazioni che camminano insieme e rischiano di indebolire il cammino ministeriale”.
E ha concluso: “Cari Alessandro e Thiago, da oggi siete parte di un presbiterio: non è una casta, ma è il luogo della fraternità sacerdotale per servire insieme il popolo di Dio. Maria, Madonna delle Grazie, patrona della nostra Chiesa di Ferrara-Comacchio, come serva del Signore vi accompagni nel vostro ministero presbiterale che è un dono, una grazia per voi e per tutta la nostra Chiesa”.