“Oggi il Cielo si è fatto più vicino. Quell’‘autostrada’ eucaristica che Carlo amava percorrere in velocità per arrivare al Cielo, oggi egli l’ha percorsa in senso inverso per tornare a noi col volto raggiante di beatitudine”. Lo ha detto, oggi, mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, nel suo ringraziamento, in occasione della beatificazione di Carlo Acutis.
Il presule ha snocciolato una serie di grazie: al Signore, “che ha fatto cose tanto belle nella sua breve ma intensa vita”; a Papa Francesco “che ha fatto questo regalo alla Chiesa, riconoscendo in Carlo un modello di santità soprattutto per i giovani”, al card. Agostino Vallini che ha presieduto la celebrazione; ai genitori di Carlo, Andrea e Antonia, “che hanno accolto nella loro vita questo dono dall’alto, qual è un figlio per tutti i genitori, e hanno rispettato e assecondato il suo cammino di santità”; alla Chiesa di Milano, “che lo ha accompagnato nella crescita umana e spirituale”; alla postulazione e all’associazione “amici di Carlo Acutis”, “che hanno preparato questo giorno radioso”; ai vescovi delle Chiese umbre “che, specie con la pastorale giovanile, si sono attivamente coinvolte”; alla fraternità del Sacro Convento, alle altre fraternità francescane e comunità parrocchiali di Assisi “per la disponibilità generosamente mostrata”; all’Amministrazione comunale, alla Regione, alla Provincia, alle autorità civili, alle forze dell’ordine, ai volontari, “per l’attiva collaborazione”. E ancora:“Grazie a tutta la comunità di Assisi, nella quale Carlo è venuto a respirare la spiritualità di Francesco, trovando poi riposo con i suoi resti mortali nel santuario della Spogliazione”.