“Io faccio il tifo per voi!”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ad insegnanti e presidi che ha invitato questa sera in Duomo per la messa dedicata alla scuola. Un’iniziativa inedita, spiega una nota dell’arcidiocesi, voluta dallo stesso Delpini, proprio per incoraggiare docenti e dirigenti alle prese con la ripartenza di un anno scolastico reso complicato dall’emergenza sanitaria.
“La priorità non è il rispetto dei protocolli ma il contributo alla crescita dell’intelligenza, della sapienza, della memoria, della capacità relazionale, della fiducia nella vita degli studenti, ha ricordato l’arcivescovo commentando nell’omelia la lettera di Paolo a Timoteo, il discepolo apprezzato ma smarrito, al quale “l’apostolo dei Gentili” aveva affidato la comunità di Efeso. “Se anche il contesto è difficile, se anche il prestigio sociale della scuola e di chi ci lavora è modesto, se anche lo stipendio è basso, chi lavora nella scuola riceve l’intima soddisfazione di poter dire: dedico il mio tempo a favorire la crescita di persone che sanno stare insieme, che sanno pensare e parlare, ascoltare e discutere, leggere la storia e contemplare il mondo”, ha proseguito Delpini, che ha invitato maestri, professori e presidi a vivere questo anno scolastico così particolare “come una sfida nella quale potere sentire gli applausi e gli incitamenti dei tifosi”. “Evviva! Forza! Coraggio!”, l’esortazione di mons. Delpini: “Il premio non sarà la corona d’alloro o la coppa preziosa, ma la gioia di liberare una colomba che voli libera e saggia in libero cielo, di aprire una strada di libertà alla generazione che viene”.