“Nel 2019 abbiamo celebrato il centenario dalla fondazione della Società delle Nazioni, i settant’anni del Consiglio d’Europa, i trent’anni della caduta del Muro di Berlino: sono eventi che esprimono la volontà dei popoli di rinascere dopo periodi di guerre, calde o fredde, scaturite dalla mancanza di una diplomazia del dialogo”. È il saluto del decano del Corpo diplomatico, George Poulides, ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede, al Papa, prima del tradizionale discorso per gli auguri di inizio d’anno. “Oggi, siamo ancora in tempo per evitare gli errori del passato”, ha detto il decano, citando tra gli altri il viaggio del Santo Padre in Giappone, in cui “ci ha ammonito sull’immoralità delle armi nucleari ed escludendo che la pace possa essere costruita sulla paura della reciproca distruzione. L’unico strumento degno e capace di garantire una pace duratura è la cultura del dialogo. Lei spinge la Chiesa e noi tutti a guardare con amore e speranza l’umanità del XXI secolo”.