Papa Francesco: al Corpo diplomatico, “formare le future generazioni al dialogo interreligioso” e sostenere “processo di pace israelo-palestinese”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Un testo importante, volto a favorire la mutua comprensione tra cristiani e musulmani e la convivenza in società sempre più multietniche e multiculturali”. Così il Papa, nel discorso al Corpo diplomatico, ha definito il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato con il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad al-Tayyib durante la prima visita di un successore di Pietro nella penisola arabica, negli Emirati Arabi Uniti. Un testo, ha sottolineato Francesco, che “richiama l’importanza del concetto di cittadinanza, che si basa sull’eguaglianza dei diritti e dei doveri sotto la cui ombra tutti godono della giustizia”. “Ciò esige il rispetto della libertà religiosa e che ci si adoperi per rinunciare all’uso discriminatorio del termine minoranze, che porta con sé i semi del sentirsi isolati e dell’inferiorità e prepara il terreno alle ostilità e alla discordia, discriminando i cittadini in base all’appartenenza religiosa”, ha commentato il Papa, secondo il quale “è particolarmente importante formare le generazioni future al dialogo interreligioso, quale via maestra per la conoscenza, la comprensione e il sostegno reciproco fra appartenenti a diverse religioni”. Pace e speranza sono stati anche al centro della visita in Marocco, dove Papa Francesco con il Re Mohammed VI ha sottoscritto un appello congiunto su Gerusalemme, “riconoscendo l’unicità e la sacralità di Gerusalemme/Al Qods Acharif e avendo a cuore il suo significato spirituale e la sua peculiare vocazione di Città della Pace”. “E da Gerusalemme, città cara ai fedeli delle tre religioni monoteiste, chiamata ad essere luogo-simbolo di incontro e di coesistenza pacifica, in cui si coltivano il rispetto reciproco e il dialogo – l’appello del Papa – il mio pensiero non può che estendersi a tutta la Terra Santa per richiamare l’urgenza che l’intera comunità internazionale, con coraggio e sincerità e nel rispetto del diritto internazionale, riconfermi il suo impegno a sostegno del processo di pace israelo-palestinese”.

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