Libano: vescovi maroniti, “politici facciano possibile per coesione nazionale e evitare venti di guerra”

I politici libanesi devono fare il possibile per rafforzare la coesione nazionale del Libano e tenere il Paese al riparo dai nuovi venti di guerra che agitano l’intera regione. Lo chiedono i vescovi della Chiesa maronita, riunitisi mercoledì 8 gennaio nella sede patriarcale di Bkerkè, sotto la presidenza del Patriarca, card. Bechara Boutros Rai, per il loro tradizionale incontro mensile. Nel messaggio diffuso alla fine della riunione, ripreso da Fides, tra le altre cose, i vescovi maroniti hanno espresso inquietudine per la nuova escalation di violenza riaccesa in Medio Oriente dopo l’attentato con cui, il 3 gennaio, gli apparati Usa hanno ucciso a Baghdad il generale iraniano Qasem Soleimani. Nel testo, i membri dell’episcopato maronita hanno fatto appello alla comunità internazionale e ai governi delle nazioni affinché si faccia il possibile per prevenire ulteriori turbolenze in un’area del mondo instabile e tormentata da conflitti negli ultimi decenni. I vescovi hanno anche richiamato le parole con cui Papa Francesco, nel suo messaggio “Urbi et Orbi” di Natale, ha esortato il popolo libanese a riscoprire “la sua vocazione ad essere un messaggio di libertà e di armoniosa coesistenza per tutti”. “La libertà – hanno aggiunto i vescovi – è sempre stata, nel corso dei secoli, nel cuore dell’esistenza di questo piccolo Paese, in un Levante che si allontana sempre da essa, facendo scelte deleterie per tutti”.

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