“L’incontro di Bari rappresenta una epocale occasione per riacquistare con visione e con speranza il destino comune dei popoli mediterranei radicati da sempre nello stesso lago”. Lo dice Francesco Garofalo, presidente del Centro studi “Giorgio La Pira” di Cassano all’Jonio, nel giorno in cui ricorrono i 116 anni dalla nascita a Pozzallo di Giorgio La Pira, un uomo “irripetibile”, “la cui azione può ancora oggi rappresentare un punto di riferimento per chi si volesse occupare della cosa pubblica”. “La Pira rappresenta oggi un modello di dedizione alle ‘attese della povera gente’ che non trova riscontro nelle pratiche politiche contemporanee”. Nella dichiarazione di Garofalo attenzione anche per il Medio Oriente. “Alcune delle sue grandi intuizioni sembrano anzi ancora più rilevanti di ieri anche alla luce di quanto sta accadendo in tutta il Medio Oriente. La gravità delle crisi che stanno colpendo il bacino del Mediterraneo è sotto gli occhi di tutti; anche come singoli abbiamo il dovere non solo di non chiudere gli occhi, ma di comprenderla e denunciarla con forza. Allora, anche noi dobbiamo – conclude Garofalo – sforzarci di uscire dalla ‘bolla’ del nostro piccolo mondo e cominciare a costruire ponti, abbattendo i muri della freddezza, del risentimento, della paura e del rancore. Sentimenti orrendi che ci portano a vivere male e a pensare di risolvere i conflitti con le armi”.