Consiglio d’Europa: 50° Santa Sede a Strasburgo. Le voci degli studenti, “Europa rifletta su ciò che fa perché ha grande influenza nel mondo”

(Strasburgo) “Abbiamo acquisito consapevolezza sull’interesse per la collaborazione della Santa Sede con l’Europa e sul contributo consistente che la Chiesa cattolica dà sul piano politico, etico, per fare avanzare la coabitazione tra le persone e la pace”. Così racconta Francois, dottorando al primo anno, che fa parte del gruppo di studenti che hanno seguito, come parte del programma dei loro corsi, il colloquio “Costruire insieme l’Europa”, per celebrare il 50° anniversario dello status di Osservatore della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, che si è da poco concluso alla Facoltà di teologia cattolica dell’Università di Strasburgo. Francois non manca di osservare che “non tutte le proposte della Santa Sede sono sempre ben accolte, ma ha il suo posto, ben riconosciuto e gioca il suo ruolo di mediazione in molti ambiti. Queste giornate ci permettono di comprendere con chiarezza questa indispensabile complementarietà tra Santa Sede ed Europa”.
Céline viene da Guadalupe, sta studiando medicina ma ha deciso di dedicare un anno ad approfondire il rapporto tra scienza e fede. È rimasta colpita dal “sentire le differenze e i contrasti sulle posizioni che esistono attorno al processo della costruzione europea, ma che ciò nonostante, come diceva il titolo del colloquio, si vuole costruire l’Europa insieme”.
“Interessanti” per Paulus, che viene dagli Stati Uniti ed è al primo anno di licenza, le “argomentazioni filosofiche avanzate nelle ultime due sessioni del convegno, a sostegno della positività del progetto europeo a fronte delle sfide sociali, etiche, politiche”. Per Mariano, che è un seminarista del Costa Rica, invece, è stato interessante “vedere che cosa succede in Europa perché ha sempre avuto una grande influenza sulle evoluzioni dell’America centrale”. E spiega: “Tutto ciò che avviene in Europa, nel giro di pochi anni arriva da noi: il ruolo della religione, l’interpretazione della libertà, le leggi sull’aborto…”. E un messaggio: “L’Europa deve riflettere bene su quello che fa perché ha una grande influenza altrove”.

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